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Redazione NEC

I.C.I. Soc. Coop. è un’impresa di costruzioni generali, con sede a Ronchi dei Legionari (Gorizia), attiva da oltre 30 anni nella costruzione e progettazione di opere edili civili, industriali e infrastrutturali.

Il personale qualificato, l’esperienza, le tecnologie e la solidità finanziaria le hanno consentito di diventare uno dei principali operatori del nord est ritagliandosi un ruolo di primaria importanza.

ICI Coop opera prevalentemente nell’ambito degli appalti pubblici anche se è in continua crescita il portafoglio-lavori derivante da committenti privati e da iniziative in project financing e immobiliari.

Stefano Prudente è un direttore tecnico e in I.C.I. Coop. si occupa prevalentemente di appalti pubblici.
Prudente è stato tra i primi in azienda a voler affidarsi all’innovativo metodo di organizzazione dei processi lavorativi dell’ Istituto Lean Management di Vicenza che, con il suo approccio al lavoro, punta a migliorare le prestazioni dell’azienda modificando il funzionamento dei processi, a coinvolgere i collaboratori in un percorso di apprendimento e miglioramento sostenibile e continuo e a liberare il tempo lavorativo dalle emergenze per dedicarlo a rispondere efficientemente alle variabilità.    
I risultati, ci racconta il direttore tecnico, sono stati molto positivi.

Quando e perché avete deciso di adottare un nuovo metodo di programmazione e management per la vostra azienda?

A giugno del 2022 ci è stato suggerito il metodo Lean Management e abbiamo deciso di aderire. In particolare, io e un altro collega abbiamo proposto i nostri come cantieri pilota: il cantiere del mio collega si trova presso un depuratore a Genova, mentre quello di cui mi occupo io riguarda i lavori di ampliamento di uno stabilimento termale ad Arta Terme (Udine). Tale ampliamento prevede un nuovo ristorante, un settore per le inalazioni, spogliatoi e una nuova piscina.    
Abbiamo fatto questa scelta per un principale motivo: personalmente vorrei che questo diventasse uno strumento aziendale consolidato ed esteso a tutta l’azienda in modo da permettere un processo di passaggio di nozioni tecniche e di avanzamento lavori. Abbiamo bisogno di uno strumento omogeneo che permetta di intercambiare tutte le figure presenti in cantiere e vogliamo che tutti i soggetti coinvolti sappiano come funziona e come eventualmente intervenire. Non serve null’altro se non guardare quanto è stato fissato sul muro. Un sistema semplice e assolutamente intuitivo.

Dalla formazione al cantiere: quali sono stati i vari step del percorso?

Abbiamo effettuato una prima riunione soltanto con i tecnici di cantiere: Luca Martinello ha esposto il sistema in una giornata. Ai tecnici che hanno aderito è stata erogata una prima formazione di base; successivamente, l’ingegner Martinello è venuto varie volte in cantiere e ci ha seguito direttamente a livello anche pratico con un percorso graduale, dalla preparazione del cartellone fino all’aggiunta, man mano, dei singoli dettagli sul cartellone stesso. Di fatto, la sperimentazione è stata realizzata in loco. Abbiamo iniziato a giugno con il tutoraggio per arrivare poi ad agire in autonomia – per tre mesi – sulle ultime parti. Sinceramente posso affermare che lo strumento è valido.

Quali sono i vantaggi che si possono ottenere seguendo il metodo Lean?

In primis la chiarezza: il metodo Lean Management è uno strumento che permette di condividere le fasi lavorative col capocantiere, favorendo così il confronto con lui e poi con tutti gli altri. Tra l’altro, siamo riusciti a coinvolgere buona parte della filiera, compresi i fornitori. La cosa utile è che osservando il cartellone si ha subito chiaro cosa c’è da fare e ci si può organizzare di conseguenza.
È anche un notevole risparmio di tempo, a partire dalle chiamate telefoniche, molto diminuite, che oltretutto non garantiscono la stessa attendibilità di qualcosa che è scritto nero su bianco.

Il metodo richiede comunque del tempo per predisporlo in maniera corretta, dedicandogli magari un’ora a settimana. Aiuta a creare un’armonia nelle lavorazioni senza creare conflitti e interferenze tra squadre diverse. Di conseguenza, si procede in maniera più rilassata. Si può arrivare anche a programmare 4 settimane, per ora noi siamo a 2, ma contiamo di arrivare presto a 3.
Proprio la programmazione è un altro grande vantaggio: dando delle priorità, l’avviso all’appaltatore può essere fatto già con alcune settimane di anticipo.

Il settore edile è proverbialmente considerato privo di organizzazione manageriale. C’è speranza che, anche grazie alle nuove generazioni, si verifichi un’inversione di tendenza?

In questo momento c’è una carenza non manageriale, ma di tipo organizzativo delle varie aziende. Purtroppo le imprese faticano a trovare personale giovane e qualificato da poter affiancare al collega che sta per andare in pensione. Abbiamo ben poche scelte: soprattutto le ditte specializzate che fanno lavorazioni particolari hanno molto lavoro a fronte di un organico sottodimensionato.
Tuttavia, avere a disposizione uno strumento che fornisce un determinato preavviso, permette alla ditta di organizzarsi sia a livello di materiali che di dipendenti da inviare. In questo modo possiamo renderci conto di situazioni che mutano con il tempo o se c’è un errore nel progetto. Nell’edilizia si verificano spesso imprevisti che vanno a creare allungamenti del termine: non è un’industria automatizzata, ci sono molte variabili.            
Questo metodo riduce le variabili, anche climatiche, ed è valido proprio perché, a differenza di un GANTT statico, è dinamico e consente di intervenire, aggiustare, comprimere o dilatare i tempi anche solo per una settimana di maltempo o perché l’impresa è stata decimata dal covid.
Il nostro lavoro è pieno di imprevisti: poter focalizzare e modulare le lavorazioni in base alle necessità è davvero importante.

Per maggiori approfondimenti scrivi a: info@istitutolean.it