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Redazione NEC

L’Italia è storicamente in fondo alla classifica UE per la spesa pubblica sull’educazione. Con i fondi del PNRR, il nostro Paese sta cercando di invertire questa pessima rotta. Durante lo scorso mese di agosto sono scaduti i termini per la presentazione dei progetti per la realizzazione di 212 nuovi edifici scolastici, sono state pubblicate le graduatorie degli avvisi pubblici relativi ad asili nido e scuole dell’infanzia ed è stato presentato il Piano scuola 4.0 per la digitalizzazione delle classi, che rappresenta un’ottima opportunità anche per le imprese edilizie che sapranno stare al passo con l’innovazione digitale.


Le nuove scuole

Ben 1.737 le proposte pervenute al ministero per realizzare nuove scuole, 212 i progetti ammessi al secondo grado del concorso lo scorso 7 ottobre per un massimo di cinque progetti ad area. Le aree del Veneto in gara sono: Albaredo D’Adige (Verona), Campolongo Maggiore (Venezia), Cinto Caomaggiore (Venezia), Conegliano (Treviso), Conselve (Padova), Longarone (Belluno), Piove di Sacco (Padova), Spinea (Venezia), Zanè (Vicenza), Zugliano (Vicenza) e le due province di Belluno e Treviso. Per il Friuli Venezia Giulia le aree di Azzano Decimo (Pordenone), Bordano (Udine), Campoformido (Udine), Gemona del Friuli (Udine), Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Monfalcone (Gorizia), Pordenone, Staranzano (Gorizia). Per il Trentino Alto Adige, Mezzocorona (Trento). Il progetto migliore per ciascuna delle aree individuate otterrà un premio e diventerà di proprietà degli enti locali beneficiari che affideranno poi le fasi successive della progettazione e i lavori. Gli interventi godranno di uno stanziamento complessivo di 1,2 miliardi di euro, di cui il 42,4% andrà al Mezzogiorno.

Asili nido e scuole per l’infanzia

La procedura per asili e scuole per l’infanzia è invece già più avanti. L’obiettivo del ministero è quello di “far crescere l’offerta di servizi educativi sia per la fascia 0-2 (asili nido), sia per la fascia 3-6 (scuole dell’infanzia), grazie alla realizzazione di nuovi spazi o alla messa in sicurezza di strutture già esistenti. Sono stati stanziati 2,4 miliardi di euro per gli asili nido e 600 milioni per le scuole dell’infanzia. L’avviso è aperto alla partecipazione di tutti i comuni, che possono presentare le candidature entro il 28 febbraio 2022. I termini per la presentazione delle candidature, esclusivamente per la realizzazione di asili nido e servizi integrativi, comprese le sezioni primavera, sono stati differiti al 31 marzo 2022”.

Il Piano scuola 4.0

Il Piano scuola 4.0 prevede uno stanziamento di 2,1 miliardi di euro per trasformare 100.000 classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e creare laboratori per le professioni digitali del futuro negli istituti scolastici del secondo ciclo. Inoltre, con un’altra specifica linea di investimento, promuovere un ampio programma di formazione alla transizione digitale di tutto il personale scolastico. Il timing, basato anche sulle risorse disponibili per ciascuna scuola, prevede già da quest’anno e per i prossimi due, l’allestimento di ambienti, laboratori e segreterie digitali. Al Mezzogiorno è stato destinato il 40% dei fondi. Il Piano scuola 4.0, si legge sul sito del ministero, “vuole accompagnare la transizione digitale della scuola italiana, trasformando le aule scolastiche precedentemente dedicate ai processi di didattica frontale in ambienti di apprendimento innovativi, connessi e digitali e potenziando i laboratori per le professioni digitali: questo l’obiettivo di questa linea di investimento per completare la modernizzazione di tutti gli ambienti scolastici italiani dotandoli di tecnologie utili alla didattica digitale. Trasformare gli spazi fisici delle scuole, i laboratori e le classi fondendoli con gli spazi virtuali di apprendimento rappresenta un fattore chiave per favorire i cambiamenti delle metodologie di insegnamento e apprendimento, nonché per lo sviluppo di competenze digitali fondamentali per l’accesso al lavoro nel campo della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale”.