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Redazione NEC

I numeri dell’edilizia

Quando parliamo del settore edile e in particolare di quello di Verona, possiamo rallegrarci con i dati riferiti dall’ANCE. Infatti, anche grazie agli incentivi statali, nella provincia scaligera, il 2022  ha fatto registrare  numeri in crescita. La massa dei salari ha superato i 141 milioni di euro con un + 15% rispetto al 2021. Le ore denunciate hanno visto un incremento del 12% con un + 15% di lavoratori e un + 10% di imprese coinvolte. In totale la produzione del settore è cresciuta più del 12%. A fare da traino a questo trend positivo sono state soprattutto la manutenzione straordinaria abitativa con un + 22% rispetto al 2021, figlia dei bonus fiscali e il comparto delle opere pubbliche con un + 4% su base annua, nonostante alcuni ritardi di approvazione dei progetti previsti dal PNRR.

L’altra faccia della medaglia

Fin qui tutto in positivo. Purtroppo, però, la realtà è che le imprese in questo momento stanno completando le commesse acquisite con i bonus edilizi, ma le previsioni per il 2024 non sono proprio rosee.         
Le criticità del comparto non sono legate solo ai ritardi del PNRR, ma anche e soprattutto ai costi sempre crescenti delle materie prime come ci conferma Carlo Trestini, presidente dell’ANCE Verona:”Purtroppo il problema dei rincari dei materiali è veramente un deterrente all’ottimismo che indicherebbero le cifre che leggiamo e si aggira sull’ordine del + 25%. Pensiamo semplicemente al calcestruzzo e al ferro che sono indispensabili nell’edilizia e che hanno raggiunto un prezzo rispettivamente del + 100% e del + 75%. Per questo per il secondo semestre del 2023 e ancor più per il 2024 si prevede una brusca frenata”.

Accanto al problema economico ce n’è poi un altro da non sottovalutare che è quello della mancanza di manodopera specializzata che già nell’epoca pre Covid rappresentava un grande spauracchio, ma che ora è decisamente peggiorato. Per questo, una delle sfide più grandi del comparto è di tornare ad essere attrattivo per i giovani.

Prospettive future

A fronte di questa situazione e allo stato dell’arte, anche il Presidente Trestini insiste sulla necessità di impegnarsi ad avere una visione di medio-lungo periodo per affrontare le sfide future. “Questo si può fare – afferma Trestini – programmando e progettando nuove tecnologie sempre più efficienti, riducendo gli errori ed ottimizzando tempi e costi, sempre garantendo un elevato standard di sicurezza. Ed è per questo che anche l’ANCE Verona promuoverà il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti, nonché la promozione di un impatto ambientale e sociale sostenibile delle stesse imprese”.

È necessario, dunque, guardare ad un’ottica di insieme per politiche abitative che siano sempre più affascinanti ed ecosostenibili.

In questo senso la città di Verona è all’avanguardia, tanto da risultare la settima provincia italiana per importanza economica, nonché ottava per la competitività. Ma molto c’è ancora da migliorare anche coinvolgendo il settore del turismo per essere sempre più competitiva anche nei confronti delle altre città europee.