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Redazione NEC

In Veneto ci sono ben 450 chilometri di canali navigabili: una risorsa da sfruttare al meglio anche grazie ai fondi stanziati per la nuova Zls (Zona logistica semplificata rafforzata) che vede coinvolte le province di Venezia e Rovigo. Il progetto si avvia a diventare un motore di sviluppo molto importante per la regione. Gli interventi in Polesine sono diversi e riguardano in molti casi la mobilità sostenibile. Come primo step, sono stati avviati i lavori di ricostruzione del ponte Rantin lungo l’idrovia Po-Brondolo (stazione appaltante Infrastrutture Venete). Si prevede che il ponte, dotato di impianti di illuminazione, videosorveglianza e monitoraggio delle strutture, sarà pronto in poco più di un anno. L’idrovia è uno snodo fluviale fondamentale per il trasporto dal Po al mare Adriatico.
Gli altri interventi previsti riguardano il rifacimento ponte stradale di Trecenta, il rifacimento del ponte stradale di Calà del Moro in comune di Bagnolo, il rifacimento del ponte ferroviario “Arquà Polesine”, la manutenzione della conca e del sostegno idraulico di “Baricetta” in comune di Adria, il rifacimento del ponte ferroviario Rovigo-Chioggia in comune di Rosolina e Loreo e i risezionamenti straordinari delle cunette navigabili presso l’Interporto di Rovigo, di Adria e di Torretta in comune di Legnago.     
Proprio gli interporti, e in particolare quello di Rovigo, si rivelano strategici per la mobilità della zona del Polesine.    
 “Si tratta – dichiara la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione, Elisa De Berti – di una modalità di trasporto sostenibile che andrà incentivata e dovrà essere oggetto di politiche mirate. L’Interporto di Rovigo è l’unico dei quattro che ci sono in Veneto che ha tutte e tre le modalità di trasporto, acqua, gomma e ferro. E dunque ha una potenzialità di sviluppo non indifferente”.
L’Interporto di Rovigo, entrato in funzione nel settembre 2000, occupa una superficie di circa 150 ettari ed è collegato con l’Adriatico tramite trasporto fluviale con l’idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante, tramite trasporto su gomma con l’Autostrada A13 e la SS 434 Transpolesana ed è collocato sulle tratte ferroviarie Bologna-Padova e Verona-Chioggia.

Il rilancio dell’infrastruttura polifunzionale rodigina costituisce il punto nodale del grande progetto Zls e il 2023 sembra davvero rappresentare l’anno della svolta per questo vasto angolo di Veneto.

Solo per la navigazione interna, il budget per gli interventi ammonta a 55 milioni di euro, di cui 11 cofinanziati dalla UE grazie al progetto VIEWWS, nell’ambito del Bando CEF Transport 2021.