Di Mimosa Martini
Una storia iniziata più di due anni fa quella del nuovo impianto sciistico di Cortina: un intervento pianificato in vista dei Mondiali di sci 2021 che ha vissuto diversi stop and go e ora vede i lavori ai blocchi di partenza in attesa di condizioni metereologiche favorevoli per l’attivazione del cantiere.
Il progetto, che prevede la realizzazione di una nuova linea funiviaria per garantire il collegamento tra l’area sciabile “Pocol – Tofana – Ra Valles” e l’area sciabile “Cinque Torri”, fa parte del Piano degli Interventi legati ai Mondiali 2021 in gestione all’ Amministrazione comunale di Cortina d’Ampezzo in collaborazione con il Commissario nominato per la realizzazione del progetto 2021, per un valore di 21 milioni di euro di finanziamenti pubblici.
Il collegamento tra la stazione di valle a Son dei Prade alla stazione di monte Bai de Dones è stato previsto mediante la realizzazione di due cabinovie ad agganciamento automatico collegate fra loro con una stazione intermedia di passaggio (località Cianzopè). Avrà 52 cabine da 10 posti per una portata di 1.100 persone/ora e si svilupperà su un tracciato di poco più di 4.500 metri. La struttura sarà realizzata da Leitner Ropeways, l’azienda altoatesina leader nel settore degli impianti sciistici che, per la parte di progettazione BIM architettonica e ambientale, si è affidata a Policreo, già firma del progetto della telecabina Champoluc-Crest di Aosta.
Il BIM a servizio del territorio
La scelta del BIM si è rivelata necessaria perché l’opera, di per sé già complessa a livello infrastrutturale, prevedeva anche uno studio morfologico ambientale articolato e dettagliato, poiché da progetto definitivo alcune porzioni dell’impianto risultavano collocate in aree protette caratterizzate da habitat di interesse comunitario. Per questo motivo Policreo e Leitner hanno provveduto a rivedere il complessivo progetto definitivo (realizzato in modo tradizionale) per riconvertirlo in BIM e sanare alcune criticità dovute alla collocazione delle stazioni dell’impianto.
Uno dei problemi più rilevanti è stato quello relativo alla stazione di valle collocata all’interno di un biotopo di salvaguardia ambientale: lo studio ha quindi deciso di ricollocare da un punto di vista plano-altimetrico la posizione della stazione di partenza, riprogettando le fondazioni, la parte architettonica e la coerenza con la parte impiantistica, in particolare i sostegni di linea. Queste operazioni, oltre a richiede più tempo, hanno previsto un lavoro aggiuntivo di rilevazione territoriale, non realizzato in precedenza: il rilievo è stato attuato integrando un rilievo Lidar (Light Detection and Ranging – tecnica di telerilevamento “attivo” per l’esecuzione di rilievi topografici ad alta risoluzione effettuato tramite mezzo aereo) con rilievi plano-altimetrici satellitari di dettaglio dell’ambito d’intervento relativamente alla localizzazione delle stazioni di valle, intermedia e monte. Grazie al BIM poi tutti i dati sono stati inseriti nel modello per lo studio delle soluzioni progettuali più adatte a quel tipo di territorio.
I vantaggi dell’uso del BIM
Policreo è stata incaricata della progettazione esecutiva architettonica e ambientale della nuova telecabina, compreso anche il coordinamento di tutte le figure componenti il gruppo di progettazione multidisciplinare dell’impianto funiviario progettato da Leitner, mentre la parte geologica, strutturale e impiantistica è stata affidata a soggetti esterni. Grazie all’introduzione del BIM è stato possibile lavorare in maniera sinergica e sistematica nonostante la pandemia e portare comunque avanti il progetto, merito soprattutto delle funzioni di condivisione previste da Autodesk BIM360. Strutturisti, impiantisti, architetti e fornitori hanno potuto collaborare in tempo reale, aggiornare i documenti, inserire i dati e modificare gli elementi evitando spiacevoli imprevisti.
I vantaggi del BIM non si esauriscono però con la fase progettuale e costruttiva. L’utilizzo del modello sarà utile soprattutto dopo, per le attività di gestione e manutenzione. L’intento della stazione appaltante è stato proprio quello di prevedere l’uso del BIM allo scopo di ottenere poi molte informazioni utili per l’impostazione degli interventi manutentivi annuali e anche per tutta la parte organizzativa e gestionale della telecabina.
La collaborazione con One Team
One Team ha affiancato Policreo nel percorso di progettazione dell’opera, oltre che sulla parte software, anche per quanto riguarda la parte di predisposizione del bando di gara con la definizione dell’OGI: il documento preparato dai potenziali fornitori in cui è descritta la proposta tecnica, organizzativa ed economica del progetto BIM. Il supporto, in questo come in altri casi, è stato utile e fondamentale, per un confronto continuo in grado di non bloccare mai le procedure e giungere nei tempi previsti a compimento di tutte le operazioni.