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A colloquio con Cristiano Perale – a cura di Alfredo Martini

Uno dei fattori di criticità all’interno del mercato delle costruzioni è rappresentato dalla mancanza di mano d’opera competente e specializzata. Una carenza che sta assumendo una configurazione strutturale, con il rischio che la situazione si aggravi, viste le prospettive di un settore destinato a svolgere un ruolo determinante all’interno degli scenari di trasformazione e di ripresa economica attesi e auspicati. Un aggravamento dovuto ai cambiamenti profondi che si vanno delineando sia rispetto al modo di costruire che in relazione alla stessa organizzazione produttiva e ai modelli di business. Uno scenario in cui giocano un ruolo di primo piano nuove competenze, capacità tecniche, disponibilità a lavorare in squadra, in una logica di forte integrazione e dove la propensione alla digitalizzazione e l’attenzione alla sostenibilità faranno la differenza.

Competenze tecniche e specializzazioni sono i riferimenti del ciclo di alta formazione rappresentato dall’ITS Red, gli Istituti tecnici superiori dedicati alle costruzioni. Qui digitalizzazione e BIM, innovazione tecnologica e propensione alla sostenibilità sono elementi fondanti delle nuove competenze.

Cristiano Perale, imprenditore di Mestre, presidente della scuola edile di Venezia, è il presidente della Fondazione ITS Red Academy, presente in cinque province del Veneto e a Varese. Il suo impegno associativo è interamente orientato alla formazione, che considera una delle carte vincenti nel processo di rigenerazione dell’industria edilizia.

“La nostra filiera sta vivendo, dopo oltre dieci anni di profonda crisi, che ha visto la chiusura anche nel Nord Est di centinaia di imprese e la perdita di lavoro per migliaia di lavoratori, una fase di grandi potenzialità. Ci attendono anni di ripresa e di crescita grazie a una mole di investimenti pubblici che da anni non si vedeva e che arriveranno anche attraverso il Recovery Fund. Nella nostra regione si stima che nei prossimi 4 anni verranno investiti 3,6 miliardi in infrastrutture e riqualificazione di opere pubbliche. Grandi prospettive vi sono anche sul fronte del mercato privato grazie alle politiche di incentivazione attraverso i bonus fiscali ad iniziare dal 110%. La stima è che nel giro di 4 anni assisteremo a un valore della nuova produzione per la riqualificazione immobiliare pari a circa 6 miliardi. In questo scenario una delle criticità maggiori è e sarà rappresentata dalla disponibilità di maestranze adeguate e soprattutto dal reperimento di competenze e professionalità nuove che oggi mancano. Maestranze che non potremo trovare in altre regioni o provenienti da altri Paesi, perché questo è e sarà un problema a livello nazionale ed europeo, con la conseguenza che dobbiamo essere in grado di generare internamente, sul nostro territorio, questa nuova occupazione, sapendo intercettare e attrarre persone da altri settori in maggiore difficoltà o destinati a diventare obsoleti, sia nell’ambito dell’industria manifatturiera che nei servizi. E’ in questo ambito e per dare una risposta efficace a questo fabbisogno destinato a crescere in misura esponenziale che si colloca l’offerta di ITS Red.”

In che cosa consistono i vostri corsi e di quanti allievi stiamo parlando?

La nostra proposta formativa si rivolge a giovani, ma non solo, che abbiano un diploma di scuola superiore e vogliano acquisire nel biennio successivo competenze tecniche in una logica di specializzazione. Si tratta di quella che viene definita “alta formazione”, in concorrenza al triennio universitario e con obiettivi di occupazione immediata. Noi prepariamo giovani tecnici molto qualificati in una logica di forte integrazione tra scuola e lavoro, tra aula e lavoro in impresa, attraverso 1100, 1200 ore di attività didattica e di laboratorio e 600 ore in azienda, con un inserimento nel mondo del lavoro alla fine del biennio pari all’86% del totale dei diplomati. Attualmente frequentano i nostri 9 corsi biennali 395 studenti. Il corpo docente è composto di 210 insegnanti, a cui si aggiunge uno staff di 30 persone che gestisce tutta l’attività amministrativa e di coordinamento nelle 6 sedi: 5 in Veneto – Padova, Verona, Vicenza, Treviso e tra pochi mesi Venezia – oltre a Varese. I nostri corsi riguardano 6 tipologie di management. Il corso più tradizionale e il più generalista è destinato a creare dei Building manager, rivolto soprattutto a sviluppare competenze innovative nell’ambito della progettazione. Alla dimensione realizzativa di un’opera edile, intesa sia come costruzione che come gestione una volta completata (manutenzione), è dedicato il corso per i Construction manager. L’impiantistica invece è il cuore del corso per Energy manager. Possiamo dire che questi siano i percorsi di alta formazione più tradizionali. Ad essi si sono aggiunti un corso per Marketing manager, dedicato a promuovere soluzioni costruttive in legno, ma destinato ad ampliarsi ad altre tipologie e un corso per Nanotech manager. Si tratta di un corso rivolto alla filiera industriale e fortemente orientato alla riqualificazione edilizia particolarmente sensibile all’utilizzo di prodotti dove proprio le nanotecnologie consentono soluzioni in grado di dare risposte adeguate alla domanda crescente di sostenibilità, non solo ambientale, del nuovo modo di costruire. Infine, a settembre, attiveremo a Venezia un corso per Contract manager dedicato a formare professionalità in grado di gestire i processi legati alle gare di appalto di lavori pubblici. Un corso attraverso il quale si intende dare risposte concrete alle esigenze di efficienza e di rinnovamento della pubblica amministrazione, un fattore fondamentale per riuscire a rispettare i tempi del Recovery Fund e sostenere quel ricambio generazionale assolutamente necessario. Il corso comunque potrà risultare utile anche per le committenze private e per imprese e progettisti che operano nel settore delle opere pubbliche. Qui un fattore centrale è rappresentato dalla digitalizzazione, che comunque costituisce un elemento costante e traversale della nostra didattica. Il BIM, infatti, è presente in ogni corso, così come la conoscenza aggiornata di software e di piattaforme digitali. Del resto l’applicazione di modelli di gestione dei dati in una logica di integrazione tra progettazione, impiantistica, cantiere e gestione amministrativa oggi costituisce la base per qualunque attività manageriale anche nell’edilizia.

Da dove provengono i vostri allievi e dove trovano occupazione?

La maggior parte di coloro che decidono di accedere a ITS Red hanno un diploma da geometra o di perito edile o di altri istituti tecnici. Tuttavia vi sono anche professionisti e laureati che ritengono opportuno approfondire alcune materie o acquisire nuove competenze. Dal nostro monitoraggio abbiamo rilevato anche un 3% circa di imprenditori. A fine del biennio molti, circa un 30% ,sceglie la libera professione o si occupa in studi di progettazione. Del restante 67%, circa la metà, pari a un terzo del totale, trova lavoro in un’impresa di costruzioni; l’altra metà ha come riferimento l’industria, dai materiali alle soluzioni costruttive, una destinazione privilegiata soprattutto per i corsi di Marketing e di Nanotech manager. I principali canali che ci supportano in questa azione di collocamento dei nostri allievi sono la rete ANCE e quella dei Geometri, nostri partner. Quel che riscontriamo è che grazie a un ampio riconoscimento della qualità dei nostri stage e di una formazione finalizzata ad assicurare, fin dall’entrata in azienda e sul cantiere, conoscenze essenziali per un immediato e consapevole coinvolgimento nell’attività produttiva, il livello di soddisfazione di chi assume i nostri allievi è molto alto.

Come si collega l’attività delle scuole edili con l’alta formazione rappresentata da ITS Red?

Da 70 anni la formazione delle maestranze avviene attraverso le scuole edili. E’ una rete preziosa che garantisce quella formazione rivolta a figure basilari per l’attività edilizia e che ne tempo si è arricchita di competenze tecniche sempre maggiori. Ciò in considerazione dei cambiamenti che stanno caratterizzando anche l’edilizia, rispetto al modo stesso di costruire, ai materiali e a prodotti che richiedono conoscenze e saperi non solo manuali. L’innesto sempre più ampio di innovazione e di digitalizzazione costituisce un altro aspetto che non va assolutamente sottovalutato. Oggi chi esce da una scuola edile per iscriversi a ITS Red deve necessariamente frequentare un ultimo anno di un istituto tecnico per completare il ciclo di base. Stiamo lavorando con la Regione Veneto per attivare una sperimentazione che preveda un ulteriore anno di formazione all’interno delle scuole edili così da consentire agli allievi che lo frequenteranno di accedere direttamente all’alta formazione. Tutto questo consentirà di allinearci ai modelli formativi prevalenti in Europa.