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Di Lorenzo Orsenigo

Come è nato il SGBIM

Nel 2017, quando ancora non esisteva una norma relativa ai requisiti di un sistema di gestione per il BIM, ICMQ elaborò una Specifica tecnica di riferimento. Questa venne messa a punto grazie ad  un gruppo di lavoro in cui ICMQ coinvolse BuildingSmart e i propri soci. Si decise di fare riferimento alla cosiddetta High Level Structure comune a tutti i sistemi di gestione Iso in modo da favorirne la totale integrazione con il sistema di gestione BIM.

Al 2019 risale la pubblicazione della Prassi di Riferimento UNI sul Sistema di Gestione BIM (UNI/PdR 74:2019). Il documento, frutto della collaborazione tra UNI e ICMQ S.p.A. e scaricabile gratuitamente dal sito Uni (www.uni.com) previa registrazione, nasce con l’obiettivo di definire i requisiti di un Sistema di Gestione BIM che un’organizzazione (stazioni appaltanti, progettisti/società di ingegneria, imprese di costruzioni, gestori del patrimonio immobiliare,…) deve adempiere per migliorare l’efficienza del processo di programmazione, progettazione, produzione, esercizio ed eventuale dismissione dell’opera.

La certificazione è emessa da un ente terzo e indipendente e ha una validità triennale che deve essere mantenuta attraverso verifiche periodiche di sorveglianza e rinnovo eseguite con cadenza annuale. Viene rilasciata all’organizzazione, non ad una singola persona e resta, quindi, patrimonio dell’azienda anche nel caso in cui alcuni collaboratori o partner lascino il proprio posto. Il documento è predisposto in coerenza con la norma UNI EN ISO 9001:2015 in modo che le organizzazioni che attuano un Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) lo possano agevolmente integrare.

Attori coinvolti in un processo di progettazione BIM

Il BIM costituisce un modo nuovo di comunicare che si applica a tutto il ciclo di vita dell’opera e consente di raccogliere in modo organico una serie molto articolata di informazioni relative alle sue caratteristiche. Un processo, un metodo, un modello che riguarda e coinvolge diversi attori, ognuno con il proprio ruolo. E proprio con lo scopo di fare in modo che ogni figura professionale agisca nella modalità più efficiente ed efficace possibile è stato creato uno strumento in grado di certificare le modalità di gestione di un progetto in BIM.

Vediamo nel dettaglio i soggetti coinvolti:

Committente o utilizzatore finale dell’opera: a questo soggetto spetta il compito di comprendere cosa si aspetta dal BIM e definire il livello di dettaglio delle informazioni da raccogliere. Le sue esigenze e aspettative dovranno essere comunicate alle altre figure coinvolte  in maniera chiara.

Progettisti: solitamente le figure coinvolte in questa fase sono tre: progettista architettonico, strutturale e impiantistico. Grazie al BIM il team lavora in un ambiente comune di condivisione dei dati e il vantaggio più evidente, lavorando in 3D, è l’immediata identificazione di interferenze che, altrimenti, in molti casi, si scoprono solo in cantiere

Impresa di costruzioni: nel modello BIM trova tutte le informazioni di progetto e, allo stesso tempo, deve interagire con esso integrandolo o modificandolo per realizzare quello che oggi è comunemente definito as built. Con un’applicazione estesa del metodo BIM si potrebbe arrivare a livelli di dettaglio dell’as built molto avanzati, includendo, per esempio, i riferimenti alle bolle di consegna del calcestruzzo o marca e modello dei componenti impiantistici e relativo piano di manutenzione.

Gestore dell’opera: ottiene una raccolta organica di tutti i dati e le informazioni necessari per la gestione e la manutenzione.

I vantaggi del Sistema di Gestione BIM

vantaggi che la certificazione del sistema di gestione BIM offre sono molti:

  • garantire al mercato che l’organizzazione è in grado di gestire la “commessa BIM” in modo corretto;
  • avere un accesso “privilegiato” al mercato nei rapporti con la committenza nazionale e internazionale;
  • contribuire a dimostrare, in caso di contenzioso, di aver operato in linea con i requisiti di una specifica ad hoc verificata da un organismo di terza parte;
  • qualificare il proprio brand aziendale distinguendosi dai competitor.

Come ottenere la certificazione

I passi fondamentali per l’applicazione del Sistema di gestione BIM sono:

  • comprensione del contesto e individuazione delle parti interessate: si tratta principalmente del contesto tecnologico/culturale in cui si opera;
  • definizione del campo di applicazione del Sistema di gestione;
  • analisi dei processi e dei rischi associati e individuazione delle misure di mitigazione;
  • verifica del livello di applicazione delle misure messe in atto e della loro efficacia;
  • riesame e revisione del Sistema di gestione nel suo complesso, analisi e definizione degli obiettivi.

La prima fase riguarda una serie di verifiche e audit presso l’organizzazione richiedente.

Il passo successivo consiste nell’esame di una o più commesse in corso o terminate gestite con il metodo BIM.

Nel corso della riunione di chiusura vengono presentate eventuali non conformità o raccomandazioni per il miglioramento e viene chiesto all’organizzazione di indicare quali azioni intende mettere in atto per risolvere il problema.

Tutti gli audit vengono condotti da un team composto da un esperto di sistemi di gestione e da un esperto del metodo BIM. Grazie a questa configurazione è possibile fornire quel valore aggiunto che contraddistingue le attività di ICMQ, da sempre organismo di certificazione di riferimento per il settore delle costruzioni.

A che punto siamo

Sono già molte le organizzazioni che hanno deciso di ottenere la certificazione SGBIM. Per citarne alcune: ITALFERR, ENTE OSPEDALIERO OSPEDALI GALLIERA, 3TI PROGETTI ITALIA S.p.A., MANENS-TIFS S.p.A., F&M INGEGNERIA S.p.A., STARCHING S.r.l., TECHINT Compagnia Tecnica Internazionale S.p.A., TECNICAER ENGINEERING, ARIATTA INGEGNERIA DEI SISTEMI S.P.A, C.M.B. Società Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, GARC S.p.A., IMPRESA BACCHI.

Molte sono frutto della richiesta da parte delle stazioni appaltanti di questo tipo di documento nell’ambito di bandi di gara.

A titolo di esempio, il recente Bando di gara RAI per l’affidamento dei servizi d’ingegneria e architettura inerenti ai lavori di bonifica ambientale e riqualificazione integrale della sede della Direzione Generale della RAI sita in Roma ha richiesto come elemento ulteriore di valutazione la certificazione SGBIM.