Di Luca Martinello
Ognuno di noi sperimenta e ha sperimentato il miglioramento nella sua vita quotidiana. Riorganizzare il guardaroba, sistemare i documenti di casa, organizzare al meglio il garage, migliorare nello sport o trovare il tragitto con meno traffico.
Ognuno di noi. Anche i nostri collaboratori. Il miglioramento è parte della nostra vita ma a volte si inceppa. Procrastiniamo alcune scelte che dovevamo fare, ci adagiamo nelle nostre abitudini, evitiamo di metterci in discussione o di discutere con coloro che dovrebbero cambiare con noi. Nella vita privata. Nel lavoro.
Quando avviamo percorsi di formazione al Lean Management in aziende e in particolare nelle imprese di costruzioni, mi viene spesso posta la domanda “Da dove iniziamo?”. La mia risposta è: dalle persone. Creiamo assieme uno spazio dove ciascuno possa rispondere alle seguenti due domande:
1) Dove fai fatica oggi nell’eseguire il tuo lavoro? Che cosa avresti bisogno di migliorare?
2) Cosa può fare l’organizzazione (l’azienda, il management e i colleghi tutti, il processo in cui sei coinvolto) per aiutarti a svolgere meglio i tuoi compiti?
Queste due domande nella loro semplicità e in uno spazio di confronto ben organizzato e mediato permettono a tutti di prendere consapevolezza degli enormi spazi di miglioramento che si nascondono in ogni azienda. Per lavorare meglio, con più risultati e meno sprechi.
Questo è il punto di partenza: un gruppo di persone che diviene consapevole che si può fare meglio mettendosi in relazione e partendo dalla quotidianità, dai problemi reali e concreti che ogni giorno assorbono inutilmente energie.
A ruota, la teoria, gli strumenti e le tecniche lean (Value Stream mapping, 5S, Last Planner, Hoshin Kanri, A3, TWI) divengono risposte utili e necessarie ad una esigenza di miglioramento che per prima cosa deve essere risvegliata nelle persone. Sono il “come” fare.
Negli anni mi sono stupito di quanta voglia di “fare meglio” sia nascosta tra le persone nelle organizzazioni. Quanta energia resta bloccata per paura, assenza di consapevolezza, procrastinazione, incapacità di mettersi costruttivamente in relazione con gli altri!
In alcuni casi è bastata una nuova consapevolezza condivisa tra le persone per innescare il miglioramento:
- smettiamo di fare quei preventivi inutili che non acquisiamo mai
- chiariamo i ruoli nella gestione del cliente così facciamo meno telefonate e confusione
- sistemiamo il modo con cui archiviamo la documentazione di cantiere
- fermiamoci e impariamo tutti a recuperare quei dati senza intasare di richieste sempre lo stesso ufficio
- sistemiamo il magazzino in modo che si trovino sempre le attrezzature
- chiariamo una volta per tutte come fare quella specifica lavorazione che ci ha causato così tanti danni negli ultimi cantieri
- organizziamo al meglio l’avvio del cantiere in modo che ci siano tutte le informazioni
- miglioriamo l’arrivo dei materiali in cantiere per evitare movimentazioni inutili
- miglioriamo la programmazione della distribuzione delle squadre nei vari cantieri
- rivediamo il processo di acquisto che ci ha causato errori e ritardi nell’ultimo cantiere
- chiariamo e aggiorniamo una volta per tutte la documentazione della sicurezza
- ricerchiamo una nuova attrezzatura per fare quel lavoro in modo più intelligente
- miglioriamo la gestione dei rifiuti in cantiere
Avviare un percorso di Lean Management in azienda significa liberare quell’energia e quel valore che è sopito nelle pieghe dei processi valorizzando le persone permettendo loro di esprimersi al massimo delle loro potenzialità.
In due parole, miglioramento continuo e rispetto per le persone.