L’importanza della digitalizzazione nel mondo delle costruzioni. Il quadro della situazione attuale presentato da Riccardo Perego, Presidente di ONE TEAM
Redazione NEC
ONE TEAM fornisce servizi di consulenza e forniture informatiche per i settori della progettazione edile, civile infrastrutturale e meccanica. Il suo massimo rappresentante, l’ingegner Riccardo Perego, ha espresso il suo punto di vista sul tema della digitalizzazione, sul BIM e sulle relative normative.
Partendo da una considerazione generale, Riccardo Perego introduce le due tracce principali che preferisce mettere in evidenza: “Nel settore delle costruzioni, il ciclo di vita dell’opera in ambito pubblico si può riassumere in quattro ambiti: pianificazione, bando di gara, cantiere e gestione. La seconda e la terza area, ovvero la preparazione per poter ottenere un incarico e la parte di pianificazione del lavoro, costituiscono due sfere d’interesse pregnanti in questo periodo storico”.
Normative e criteri premiali
Con la premessa che attualmente la normativa si riferisce soprattutto agli appalti pubblici, l’ingegnere precisa quanto segue: “Vi sono due raggruppamenti di vincoli, il DM 560/2017 e il DM 312/2021; nel secondo sono stati revisionati i termini dell’uso obbligatorio del BIM. Sostanzialmente ora per le opere di manutenzione il BIM non è obbligatorio così come non lo è, nel 2022, per i lavori sotto i quindici milioni. Vi è uno schema di riferimento con gli importi che cambiano ogni anno”.
In particolare, si sofferma su due articoli del Decreto BIM: “Nell’articolo 3 si definisce un obbligo di legge per le PA che vogliono fare delle stazioni appaltanti ma di fatto è una necessità per chi vuole rispondere alle gare pubblicate dalle stesse PA”. Mentre, a proposito dell’articolo 7 prosegue: “Nell’ultima pagina del Decreto 312 sono stati inseriti i criteri premiali per aggiudicarsi le gare. Le imprese devono prepararsi a questi spunti poiché sono le voci che verranno inserite nei prossimi bandi”.
Di seguito una sintesi dei due articoli:
Decreto BIM – art.3 – adempimenti delle stazioni appaltanti
- piano di formazione del personale
- acquisizione o manutenzione strumento hardware e software di gestione digitale
- atto organizzativo che espliciti il processo di controllo e gestione
Decreto BIM Art.7 bis – punteggi premiali – alcuni criteri
- aspetti relativi alle esigenze di cantierizzazione con strumenti di realtà aumentata
- riferimenti a modalità digitali per la tracciabilità dei materiali e delle forniture per la tracciabilità dei processi di produzione e montaggio, anche al fine del controllo dei costi del ciclo di vita dell’opera
- obiettivi di sostenibilità ambientale e supervisione di strumenti digitali in relazione al presidio di controllo sulla salute e sicurezza dei lavoratori
- modelli digitali per i sistemi di monitoraggio e sensoristica.
Gli strumenti
Per quel che concerne la digitalizzazione in senso stretto Perego ha dapprima fatto riferimento ad ACDat: “Per essere competitivi sul mercato servono degli strumenti di progettazione e soprattutto un ambiente dove raccogliere e condividere dati e informazioni. L’ACDat si configura come un sistema che mette in comunicazione tre ambienti: la committenza, il progettista e il cantiere. Da qui si sviluppa un flusso di lavoro che permette a più ‘attori’ di lavorare sullo stesso modello.
Successivamente ha evidenziato come l’organismo di cui è presidente si rapporta rispetto all’argomento BIM: “È un metodo e per imparare a usarlo bisogna mettere in pratica un processo che noi di ONE TEAM abbiamo codificato secondo un approccio agile, suddiviso in cinque step”.
I 5 gradini del metodo ONE TEAM sono:
1 – analisi dei processi interni
2 – formazione sugli strumenti software
3 – assistenza al progetto
4 – standardizzazione, definizione linee guida BIM
5 – ottimizzazione dei flussi di lavoro, configurazione ACDat
Salto epocale
Le parole conclusive sembrano tracciare i contorni di un momento epocale di grande rilevanza: “Il treno della digitalizzazione sta passando e ora bisogna capire se vogliamo prenderlo. Questo è un momento di svolta anche in termini di sostenibilità, ma dobbiamo essere in grado di farci trovare pronti rispondendo ai requisiti che ci saranno richiesti”.