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Redazione NEC

Cala la produzione, resistono domanda e occupazione a fronte della recessione del settore manifatturiero tedesco. Secondo l’osservatorio Adaci, l’associazione dei manager degli acquisti, in questo modo si determina una stagnazione del settore che tuttavia non sconfina, e per ora non sconfinerà, in una reale recessione in Italia. Negli ultimi mesi, il vero traino è stato il settore dei servizi, anche se, dichiara Gianni Robinelli, vicepresidente Adaci Tre Venezie, “nel futuro si stimano perdite di slancio pure per queste attività”. Se i prezzi delle materie sono al momento ancora in ascesa, la previsione è che tali aumenti andranno via via attenuandosi.        
In ogni caso, le conseguenze della recessione tedesca si fanno sentire anche da noi: la produzione è in calo. Secondo Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, negli ultimi 8 mesi è stato risparmiato il 20% di gas metano, in buona parte a causa del rallentamento del manifatturiero: questa stagnazione determina infatti minore consumo di prodotti energetici. Certamente una buona notizia dal punto di vista della sostenibilità, meno dal punto della produzione. 
E, se l’Europa va male, anche la sofferenza economica della Cina contribuisce a uno scenario problematico e ancora in divenire.