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Redazione NEC

Nel 2040, l’innovazione sarà un’opportunità per tutti o non sarà innovazione. È quanto prevede lo scenario più ottimistico e ambientalmente sostenibile prodotto dal Laboratorio dell’Immaginazione delle Costruzioni Future LICoF, nato nel contesto di Area Science Park, da un’idea di Fabio Millevoi, direttore di ANCE FVG che, ispirandosi al metodo del foresight tecnologico, ha messo in relazione e coordinato l’inventiva di trenta specialisti provenienti da diversi settori.

Il Laboratorio ha così prodotto quattro scenari sociali a cui fanno da specchio diversi concetti della gestione del rapporto spazio, tempo e comfort delle città e delle sue abitazioni. Tra questi il più ottimistico, di cui parleremo in questo articolo, è definito la casa shuttle. Gli altri scenari di cui abbiamo già parlato sono: la casa bunker, la casa nido e la casa bicicletta.

Umani e intelligenza artificiale: una sinergia per la sostenibilità

La casa shuttle è caratterizzata da un futuro dove il cantiere-fabbrica è inserito in un ecosistema della conoscenza che coinvolge costantemente clienti e fornitori, università, centri di ricerca, enti di formazione. Il tutto non solo in un’ottica strettamente correlata al business, ma anche per condividere scenari evolutivi e trend.

L’innovazione segue non solo la progettazione ma anche la realizzazione fattiva delle strutture. Difatti il cantiere del futuro dispone di robot escavatori, droni in grado di scansionare l’andamento delle attività e segnalare e risolvere problemi, intelligenza 5.0 che segue la progettazione.

Il ruolo degli umani sarà di supervisione e controllo, spesso da remoto.

Le infrastrutture stesse diventano cognitive. In questo scenario, cambia il ruolo dell’imprenditore appaltatore che diventa un disruptor o colui in grado di attuare strategie per evitare la disruption.

In questo scenario, la normativa svolge un ruolo indispensabile nel supportare, incoraggiare e favorire tale processo in ottica sostenibile-sensibile, sia di prodotto sia di processo. L’individuo diventa centrale e parte di un eco-sistema collaborativo tra imprese, professionisti, comunità e organizzazioni.

L’abitazione sostenibile e interconnessa: la casa shuttle

La casa shuttle è un ecosistema complesso. Usata più che posseduta, è un luogo in cui gli ospiti si muoveranno come agenti del cambiamento. La casa diventa una sorta di casa –

rete – albergo in grado di evolversi in un processo sempre più bottom-up e sempre meno top-down. In grado di ampliarsi o restringersi all’occorrenza, l’abitazione diventa un elemento attivo sia verso i suoi abitanti, sia a tutela del territorio. Le strutture edilizie diventano parte del tessuto dell’infrastruttura territoriale di raccolta dati per la prevenzione e la gestione di criticità dell’intero territorio, come quelle sismiche, idrogeologiche e sanitarie.

Il ruolo del costruttore

In questo contesto, il costruttore deve affrontare la twin transition che coinvolge la sostenibilità e il digitale. Uno scenario in cui il fare sistema acquista la concretezza della progettazione e il successo di una società sostenibile.

Si tratta di una sfida che vede diverse azioni tra loro interconnesse: la peculiarità è che il costruttore può decidere da quale partire seguendo la sua natura prossima. 

Quali sono queste azioni?

1. Colmare il gap fra il pensare lineare e il pensare per sistemi e rendere lo studio dei futuri: una capacità chiave per cogliere opportunità che potrebbero altrimenti passare inosservate e per prepararsi alle sorprese, dedicando risorse alla formazione di nuove competenze;

2. ridefinire la propria posizione nella catena del valore e chiarire il proprio value proposition all’interno dell’ecosistema;

3. implementare la conoscenza dei prodotti e dei servizi offerti dai grandi attori tecnologici;

4. lavorare nel punto di convergenza delle nuove frontiere della scienza per aprirsi a nuove possibilità di business;

5. ripensare i modelli di business per gestire una sustainability idea, declinata nelle tre dimensioni (ambientale, economica, sociale) integrate;

6. rendere più aperta e agile l’azienda per familiarizzare con la costruzione di infrastrutture/edifici che continueranno a evolversi e che richiedono continui aggiustamenti;

7. prendere lezioni dai castori, noti come gli ingegneri dell’ecosistema.