Osservatorio statistico Casse edili – A cura di Martino Almisisi
Ormai è chiaro a tutti che il 2021 costituisce un anno di sensibile ripresa per il settore delle costruzioni. E i dati dell’Osservatorio Casse edili ne certificano l’andamento molto positivo non solo relativamente al 2020, come era ovvio, considerato il pressoché totale blocco dell’attività in alcuni mesi, ma anche rispetto al 2019.
I dati periodicamente rilevati dall’Osservatorio costituiscono una fonte di grande valore statistico in quanto consentono di avere una fotografia reale di ciò che sta avvenendo, perché elaborati sulla base delle informazioni contributive raccolte dalle singole Casse territoriali.
Come ricorda il direttore della CNCE Giovanni Carapella “a partire dal 2018 l’Osservatorio statistico nazionale della CNCE è stato esteso all’intero sistema delle 114 casse edili/edilcassa italiane. Ciò oggi consente alle parti sociali e alle istituzioni di tenere costantemente sotto osservazione l’andamento della produzione e dell’occupazione nel settore perché monitora con regolare periodicità i quattro elementi che caratterizzano l’andamento della produzione e dell’occupazione: ore lavorate e massa salari in valore assoluto, imprese e lavoratori in valori medi mensili.“
Ed è così che i dati relativi al primo semestre del 2021 confermano una crescita progressiva delle ore lavorate. Il che vuol dire una crescita dell’attività. Si è infatti passati da poco più di 40 milioni di ore a gennaio alle circa 59 milioni del mese di giugno. Complessivamente, secondo l’Osservatorio, nel settore delle costruzioni monitorato dalle Casse edili si è lavorato per circa 418 milioni e 500mila ore.
Per cogliere pienamente il valore di questa crescita e l’impatto che attualmente il settore sta avendo in termini di quantità di attività in atto basta confrontare i dati relativi alle ore con lo stesso periodo (primo semestre) per il biennio precedente. Il confronto con entrambi gli anni è essenziale, considerata l’eccezionalità critica registrata nel 2020.
Complessivamente la crescita dell’attività rispetto allo stesso periodo del 2020 è stato superiore al 41%, un dato atteso ma sicuramente superiore per entità. Confermato l’andamento positivo anche rispetto al 2019 con un più 9%
Il grafico sottostante è quanto mai chiaro. IL settore sta procedendo con ritmi non solo rispetto allo scorso anno, ma anche e in misura rilevante, rispetto al quadro relativo al 2019. Come si vede il 2021 è iniziato con un numero di ore complessive minore rispetto ai 2 anni precedenti per poi crescere esponenzialmente fino a marzo, un calo ad aprile e poi un nuovo rimbalzo nei due mesi successivi fino a sfiorare i 58 milioni di ore.
La crescente attività edilizia ha avuto il duplice effetto di riportare sul mercato un numero sempre maggiore di imprese, destinato probabilmente ad aumentare ulteriormente nel secondo semestre alla luce delle nuove opportunità dovute al Superbonus e agli altri incentivi fiscali da un lato e dalla partenza delle gare e dei cantieri collegati al PNRR. La crescita del numero delle imprese è stata del 5,6% rispetto al 2020 e del 4% rispetto al 2019 ed ha registrato percentuali mensili che ad Aprile hanno raggiunto un + 13%.
Spostando l’attenzione sul numero dei lavoratori, queste percentuali risultano ancora più “straordinarie”. Complessivamente nel primo semestre del 2021, la crescita rispetto agli altri due anni è stata del 10,5% rispetto all’anno scorso e dell’11% rispetto al 2011. L’andamento mensile ha fatto registrare crescite importanti che hanno toccato nel mese di aprile un + 22% rispetto allo stesso periodo del 2020.