Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Redazione NEC

A che punto siamo nel percorso di consapevolezza da parte delle imprese di costruzioni rispetto all’importanza di sposare la sostenibilità come paradigma strategico dell’attività edilizia?

Voto: 10 per la consapevolezza

Sembrerebbe in dirittura d’arrivo. Almeno stando a un’indagine rapida del Centro studi dell’Ance nazionale, in cui si registra che il 90% degli intervistati dichiara che la sostenibilità rappresenta un valore per l’impresa. Non tutte comunque trasformano questa convinzione in azioni concrete. Secondo l’indagine a farlo é il 64%. A spingere in questa direzione è soprattutto una motivazione di marketing, nella convinzione che per migliorare l’immagine aziendale sia importante raccontarsi anche nel segno della sostenibilità. Lo fa per questo motivo il 40% degli intervistati. Circa un terzo invece ritiene che sia necessario porre la sostenibilità come un fattore strategico e debba essere assunto come un driver rispetto alle proprie scelte di competitività. Interessante è anche il dato relativo a chi ritiene che la sostenibilità migliori il rapporto con i fornitori (18%) o possa consolidare i legami con la comunità locale (11%).

Come sempre è difficile interpretare correttamente le risposte, ma è utile provare a collegarle tra di loro per rafforzare o attenuare alcune sensazioni, siano esse positive o negative. Chi ritiene che la sostenibilità sia un fattore strategico probabilmente ha sperimentato concretamente che tra i vantaggi che questo comporta vi è anche un cambiamento nei rapporti con i fornitori, perché la sostenibilità aiuta a razionalizzare i processi, migliora l’immagine e i rapporti con le comunità. Chi ne coglie prevalentemente un’utilità in termini di immagine, sia rispetto agli stakeholder che verso il proprio contesto sociale, ha compiuto un primo passo, necessario, ma che non può che essere parziale e temporaneo.