Redazione NEC
Secondo il rapporto “Digital Twin Market by Technology, Type (Product, Process, and System), Industry (Aerospace & Defense, Automotive & Transportation, Home & Commercial, Healthcare, Energy & Utilities, Oil & Gas), and Geography – Global Forecast to 2025″, si stima che il mercato dei gemelli digitali arriverà a 35,8 miliardi di dollari entro il 2025.
Anche l’edilizia si è adeguata al trend del mercato: il modello Digital Twin offre notevoli vantaggi ed è sempre più diffuso.
Ma che cos’è il Digital Twin o gemello digitale?
Come dice la parola stessa, si tratta della rappresentazione digitale di un oggetto o una persona. Se supportato da altre tecnologie, come l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale, il gemello digitale può evolversi esattamente come il suo gemello reale durante tutta la sua esistenza.
Già estremamente diffuso nel mondo del manufacturing e dell’automotive, il modello Digital Twin è ormai una certezza anche nell’ambito delle costruzioni. La sua applicazione e il costante aggiornamento della piattaforma che lo ospita consente infatti di seguire l’intero ciclo di vita di un edificio o anche di un’intera Smart City.
La realizzazione del gemello digitale passa attraverso l’inserimento in piattaforma delle informazioni iniziali dell’oggetto (spazi, elementi associati a essi, dati sulle performance, materiali, manuali d’uso e manutenzione, schede tecniche, informazioni sulla sicurezza, ecc.). Successivamente, sarà essenziale un aggiornamento costante di informazioni e dati, per far sì che il gemello virtuale “viva” e “si sviluppi” allo stesso modo del suo gemello fisico. Qui entra in gioco l’Internet of Things: un’intera rete di apparecchiature, dispositivi e sensori sempre connessi a internet che generano una massa di dati, inviandoli alla piattaforma. Tali dati possono essere di qualsiasi tipo: dall’avviso di eventuali guasti alle variazioni di temperatura interna, dalle emissioni di CO2 al risparmio energetico.
Grazie a questo flusso corrente di dati e al monitoraggio degli stessi, l’edificio si trasforma, di fatto, in una intelligenza artificiale.
Dal digital twin è possibile ottenere informazioni utili per progettare ogni tipologia di intervento; dall’efficientamento energetico alla ristrutturazione, dalla manutenzione agli interventi conservativi fino alla prevenzione dei guasti. Tutto questo in un’ottica sostenibile, di ottimizzazione dei tempi e di eliminazione degli sprechi.
Se grazie al BIM è stato compiuto un enorme passo avanti con la progettazione in 3d, possiamo dire che il Digital Twin ne è la naturale prosecuzione allo scopo di monitorare un’infrastruttura “dalla culla alla tomba”. Il gemello digitale è gestibile anche da remoto attraverso un’applicazione. Ulteriori informazioni qui.