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Redazione NEC

La penisola italiana, come è evidente anche dagli ultimi avvenimenti, è sempre più precaria e fragile da un punto di vista idrogeologico.

Non fa di certo eccezione il Veneto e tanto meno la provincia di Padova, sempre più toccata da queste criticità (dal 2019 con un incremento del 38%). Ce lo spiega bene la presidente dell’Ance Padova Monica Grosselle: ”Purtroppo è sempre più evidente che il nostro territorio è vittima non solo di eventi catastrofici che si verificano con maggior frequenza, ma anche di un’edilizia obsoleta ormai insostenibile”.

Infatti, nella sola provincia padovana il 66% del patrimonio edilizio ha più di mezzo secolo di vita e addirittura, parte di esso risale a prima del 1918. Nella sola città di Padova si stima che la costruzione di circa 29.000 abitazioni su 40.000 risale esattamente a quell’epoca.

È evidente che in una zona a così alto rischio di calamità estreme (ben 19 nel solo 2022, come stimato dall’Osservatorio Cittàclima di Legambiente) non è possibile non pensare a un piano di riqualificazione, ma anche e soprattutto di prevenzione: i cambiamenti climatici sempre più frequenti impongono di ragionare in quest’ottica.

Occorre dunque uscire dalla logica emergenziale e progettare a medio e lungo termine un piano d’azione. La sicurezza viene prima di tutto e la proposta dell’Ance Nazionale è quella di intervenire su circa 120.000 edifici ogni anno di cui 500 nella provincia di Padova per giungere, ragionevolmente nell’arco di un decennio, alla messa in sicurezza del patrimonio abitativo nostrano.

Essenziale in tal senso, lo stanziamento di incentivi che portino le aziende edili a costruire nonché ad ammodernare, minimizzando i rischi legati alle calamità naturali e ai terremoti.

Per attuare il progetto, sarà anche necessaria una stretta collaborazione tra Ance e Protezione Civile, come auspicato dall’assessore regionale veneto alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin e, proprio in funzione di questo, le commissioni parlamentari stanno lavorando a una modifica del codice della Protezione Civile, avvalendosi anche dei preziosi suggerimenti dell’Ance.