Di Mimosa Martini
I condomini delle nostre città, strutture per lo più risalenti agli anni ’60-90, sono molto lontani dall’essere efficienti, sostenibili e “smart”. Ma dall’Europa, grazie al progetto BIM4EEB, può arrivare la soluzione che prevede nel giro di tre anni la messa a punto di un toolkit per la rigenerazione completa di edifici esistenti per migliorarne la qualità abitativa, il comfort e le prestazioni energetiche.
Pilotato dal Politecnico di Milano, il progetto coinvolge realtà di 9 Paesi europei tra centri di ricerca e aziende per ottenere un sistema universale da applicare ovunque per migliorare l’efficienza di edifici e città.
Una sfida importante, che consentirà di ottenere poi una piattaforma integrata a disposizione di tutte le istituzioni locali pubbliche e private da adottare per la riqualificazione degli edifici. Il sistema permetterà di ridurre del 50% i tempi di esecuzione di un audit energetico, di almeno il 20% i tempi di ristrutturazione, del 15% il costo medio di ristrutturazione, del 10% il consumo netto di energia.
Tanti i partner italiani che partecipano al progetto, ognuno mettendo a disposizione le proprie competenze. Il Politecnico di Milano, che è anche investito del ruolo di coordinatore, sta sviluppando la parte di ricerca e analisi del modello, l’ALER Varese-Como-Monza-Brianza-Busto Arsizio in qualità di ente proprietario dell’edificio che sarà riqualificato grazie al progetto europeo BIM4EEB, la Regione Lombardia, promotrice dell’iniziativa, parte del programma Horizon 2020, e One Team srl, in qualità di società leader sul BIM, è il partner tecnico a cui è stato affidato lo sviluppo della piattaforma.
Sulla base di alcune simulazioni e dei dati che emergeranno dall’implementazione dei casi pilota in Italia, Polonia e Finlandia, One Team S.r.l.– società di servizi di consulenza e di soluzioni informatiche per il BIM, il CAD, il GIS – dovrà realizzare la piattaforma ad uso di progettisti, enti locali e cittadini, che dovranno essere in grado di comprendere, interpretare e utilizzare i dati sugli edifici in base alle diverse esigenze.
Gli strumenti
Partito nel 2019, BIM4EEB porterà alla realizzazione di una piattaforma di sistema di gestione BIM combinata con diversi strumenti per facilitare i processi decisionali e la gestione degli asset per i proprietari pubblici e privati grazie allo sfruttamento della realtà aumentata e all’uso di registri digitali innovativi e continuamente aggiornati.
Il sistema di gestione BIM (BIM4EEB BIMMS) sarà composto da sei tool, ognuno dedicato ad una operazione specifica: BIM4EEB Fast Mapping of Buildings, BIMeaser, BIMcpd, Auteras, BIMplanner, BIM4Occupants.
BIM4EEB BIMeaser è l’acronimo di BIM Early Stage Energy Scenario tool. Lo strumento è progettato per supportare il processo decisionale nella fase iniziale di progettazione e consente la valutazione di diverse opzioni in merito alla ristrutturazione energetica supportando architetti e ingegneri nel fornire soluzioni che si adattano meglio alle esigenze del cliente, ottimizzando al contempo l’uso di energia e il comfort interno per gli occupanti. BIM4EEB Fast Mapping of Buildings sfrutta la tecnologia della realtà aumentata per velocizzare i processi di scannerizzazione e analisi degli edifici esistenti.
BIM4EEB BIMcpd e AUTERAS ottimizzano la progettazione del sistema HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning) come parte del sistema di controllo dell’automazione degli edifici. Nella fase di ristrutturazione, il BIMplanner facilita la programmazione delle attività di tutti gli attori coinvolti nelle diverse operazioni: professionisti, residenti e proprietari. E infine, lungo la fase di ristrutturazione e di esercizio, BIM4Occupants fornisce informazioni sulle condizioni interne, le preferenze di comfort e il consumo di energia in modo immediato e di facile comprensione. Il BIMMS e gli strumenti sono progettati per supportare architetti, progettisti, ingegneri civili, ingegneri dei servizi di costruzione, progettisti delle prestazioni energetiche, proprietari, occupanti e facility manager durante la progettazione dell’edificio, il processo di ristrutturazione e oltre.
Il progetto pilota
L’edificio italiano scelto come pilota è un esempio rappresentativo di edilizia residenziale pubblica in Italia. Un complesso di 8 piani con 65 appartamenti, risalente agli anni ’70, con riscaldamento centralizzato, mai sottoposto ad interventi di rinnovamento e che, per dimensioni e caratteristiche, si avvicina agli altri casi europei da analizzare.
Per questo complesso edilizio è prevista una riqualificazione che, oltre a migliorare le prestazioni energetiche, riduca i tempi di esecuzione dei lavori con una razionalizzazione dei costi per gli interventi di sostituzione di porte e finestre e la realizzazione dell’isolamento termico della facciata attraverso un sistema di rivestimento.
Nello specifico il tempo che occorrerà per la riqualificazione dell’edificio sarà minore del 20%, un fattore che ridurrà il periodo in cui gli abitanti saranno disturbati dalla presenza degli operai e dai rumori che produrranno. Allo stesso modo il costo della ristrutturazione scenderà di almeno il 15% e la tecnologia BIM comporterà un risparmio per la progettazione e per tutto il ciclo di vita dell’edificio, compreso il consumo energetico successivo da parte degli abitanti che sarà ridotto del 10%.
La strategia globale
Il progetto BIM4EEB si inserisce nell’ambito delle azioni europee volte a implementare le tecnologie innovative per ridurre le emissioni di carbonio, sperimentando, nel settore della riqualificazione energetica, il ricorso al BIM il cui utilizzo, entro il 2025, diventerà obbligatorio per tutti gli appalti pubblici. “Questo progetto – spiega Riccardo Perego, Ad di One Team srl – ha l’ambizione di favorire la diffusione del BIM in tutta Europa, una metodologia che consente di creare un contenitore digitale di informazioni su ogni edificio. Un fattore fondamentale per supportare i progettisti e le imprese edili e che produrrà vantaggi agli enti locali che potranno contare su esempi di riqualificazione replicabili anche in altri casi. La rapida mappatura degli edifici, la valutazione tecnologica della riqualificazione energetica assistita dal BIM – aggiunge Perego – sono solo alcuni degli importanti strumenti che verranno introdotti nella progettazione, nella costruzione e nella valutazione degli interventi di rigenerazione urbana. La piattaforma software BIM/GIS/IOT in corso di sviluppo è un primo esempio di BIM livello 4, o LifeCycle BIM, quindi BIM per la manutenzione dell’opera in tutto il suo ciclo di vita. Questo significa un modello in continua evoluzione, in base ai dati scambiati con i sensori posti sull’edificio e con le informazioni GIS provenienti dall’ambiente circostante”.
I partner internazionali del progetto sono: VTT, Technical Research Centre of Finland Ltd (Finlandia), SOLINTEL M&P S.L. (Spagna), PROCHEM (Polonia), RISE, Swedish Research Institute (Svezia), UCC, University College CorK/IERC, International Energy Research Centre (Irlanda), SUITE5 Data Intelligence Solutions Limited/Hypertech (Cipro), One Team S.r.l. (Italia), Regione Lombardia (Italia), Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale di Varese – Como – Monza Brianza – Busto Arsizio (ALER) (Italia), TU Technical University of Dresden (Germania), Caverion (Finlandia), VisuaLynk Ltd (Finlandia), Ace-Cae, Architects’ Council of Europe (Belgio), GCI Group inc. (Svezia).