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Presente e futuro nelle parole di Carlo Trestini, presidente CNCE

Redazione NEC

Sull’attuale situazione nel mondo delle costruzioni – ma soprattutto sugli auspicabili sviluppi per un futuro migliore – si è espresso Carlo Trestini, presidente del CNCE (Commissione Nazionale paritetica per le Casse Edili).

In un panorama come quello corrente, dove l’interesse per il settore è molto vivo, l’esigenza di una scossa virtuosa si avverte in maniera forte: “Oggi il distretto dell’edilizia sta evidenziando segnali di ripresa che riportano ai trend pre-crisi del 2009. Dopo il lockdown c’è stata una ripresa sostanziale, la forte attenzione verso il settore è dovuta a diversi fattori: il primo riguarda la ripresa degli investimenti post 2020; in secondo luogo la partenza dei vari bonus; infine le iniziative legate al PNNR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ndr), anche se i relativi effetti dovranno essere valutati più in là nel tempo”.

In questo contesto è fondamentale concentrare l’attenzione anche sugli aspetti legati alla concorrenza sleale di operatori che non applicano il CCNL, così come alla forte presenza di nuove imprese non iscritte alla Cassa Edile.

Formazione, crescita e sicurezza

L’applicazione delle idee che sostengono il concetto di bilateralità hanno lo scopo di contrastare difformità e storture di un apparato che, per evolvere, dovrà necessariamente fare i conti con il tema della responsabilità solidale ed etica. A tal proposito il n.1 del CNCE afferma: “Il sistema bilaterale delle costruzioni è lo strumento operativo con il quale le parti sociali possono intervenire per regolare e assistere lavoratori e imprese, viene attuato con l’applicazione del contratto dell’edilizia. Questo cerca di dare assistenza, tutela e qualifica agli addetti tramite un sistema simmetrico in grado di garantire formazione, crescita professionale e sicurezza, oltreché la certificazione della regolarità di chi è attivo in questo settore attraverso l’attestazione di congruità”.

Rinnovo CCNL Industria e Cooperazione

Questi i punti chiave che investono di un nuovo ruolo la bilateralità:

Per il sistema CNCE delle casse edili

– Fondo territoriale per la qualificazione del settore (0,20%), innovazione e digitalizzazione

– Database presso le Casse di tutte le imprese e dei lavoratori autonomi attivi in cantiere, anche non iscritti in Cassa, strumentale al coinvolgimento in attività formative e ad interlocuzione con INL e INAIL (Patto di cantiere)

– Informatizzazione contribuzione dovuta in caso di trasferta regionale

– Istituzione Fondo Nazionale APE (FNAPE)

Per la formazione e la sicurezza

– Catalogo Formativo Nazionale

– Rafforzamento Borsa Lavoro Edile BLEN.IT

– Formazione per la sicurezza 16 ore prima estesa a impiegati e tecnici

– Formazione per la sicurezza rivolta ai datori di lavoro

– Formazione per i preposti adeguata alla nuova normativa

– Progetto nazionale per il rilancio della sorveglianza sanitaria

CIPE

Una sorta di carta d’identità definita dalla CNCE e rilasciata dalle Casse Edili/Edilcasse che certifica la formazione professionale dei lavoratori anche in materia di sicurezza

Un passo importante

Fari puntati, quindi, non solo sugli operai e sulle maestranze, ma anche su coloro che dirigono e organizzano il lavoro stesso: “Regolarità, professionalità e certificazione sono indispensabili per arrivare a un insieme tutelato e garantito. Si tratta di un passo importante: c’è bisogno di qualificazione e conformità col sistema delle casse che certifichi l’applicazione del contratto dell’edilizia. Qualcosa già si è visto, per esempio nella concessione dei lavori per il super bonus”.

Conclude Trestini con un accorato auspicio: “Come CNCE chiediamo la qualificazione dell’impresa per poter svolgere incarichi, oggi non è più accettabile che non vi siano step d’ingresso in base alla formazione, alle certificazioni e alle capacità imprenditoriali. Riteniamo che il nostro sia un settore dove vi è poca ripetitività, di conseguenza la formazione deve essere continua, così come investimenti e sicurezza hanno bisogno di innovazione costante e aggiornamento”.