Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

A cura di Mimosa Martini

L’agenzia interinale MAW ha avviato un progetto per avvicinare i lavoratori alle aziende, costruendo percorsi professionali di formazione e sviluppo, che diano ai candidati proprio le competenze più richieste dalle imprese, facilitando così il loro ingresso e la loro crescita nel mondo del lavoro. L’iniziativa è partita con il supporto di alcune scuole edili del territorio. Abbiamo cercato di approfondire il progetto con una intervista a Walter Lorenzi, direttore della scuola edile di Trieste. 

Cosa è MAW e come è nata la collaborazione con la scuola edile di Trieste?

MAW è un’agenzia interinale che lavora a livello nazionale. Siamo stati contattati come scuola edile, tramite Ance Alto Adriatico, perché si riscontra una grande difficoltà da parte delle imprese nel reperire personale qualificato. Ci hanno chiesto la disponibilità a fare una giornata di recruiting, proponendo candidati per le imprese da loro individuate, provenienti sia da ANCE che dal mondo artigiano. Noi abbiamo messo a disposizione la struttura e abbiamo testato questo incrocio tra domanda e offerta. C’erano 15 candidati; sono state selezionate 12 risorse che sono poi state avviate ad un processo di formazione di 120 ore finanziato da MAW, mentre noi abbiamo fornito sedi e attrezzature e individuato i docenti. Il tutto si è svolto a fine giugno e ad oggi due candidati hanno già iniziato a lavorare e gli altri sono in procinto di farlo. Pertanto, l’iniziativa sembra avere avuto successo.

Cosa contraddistingue questa modalità di recruiting?

 In assoluto la velocità. Il percorso si è concluso in 3 settimane, comprendendo anche la formazione. Si è svolto tutto nella seconda metà di giugno. La collaborazione con la Scuola ha permesso di individuare subito i docenti più adatti al percorso formativo e inoltre, avendo a disposizione anche la struttura con i laboratori, si è potuto procedere immediatamente e avviare in tempi molto brevi i professionisti al lavoro.

C’è l’intenzione di replicare il progetto?

Si, l’intenzione è quella di ripetere l’iniziativa sia da noi che presso le altre Scuole del Triveneto. Noi abbiamo fatto da apri pista e, visto il successo dell’iniziativa, in tanti hanno chiesto di partecipare. Sullo slancio di questo primo progetto anche la Regione si sta attivando; questo significa che l’attenzione sul tema c’è anche da parte degli Enti locali. In questo primo esperimento la formazione è stata dedicata a professionalità di base. Nulla vieta, poi, di pensare a iniziative dedicate a livelli superiori per risorse che abbiano, però, già esperienza di cantiere.

Questo tipo di iniziativa potrebbe essere anche un modo per riuscire a coinvolgere i più giovani…

Si, come sappiamo, trovare risorse giovani nel nostro settore, come in tutti i settori tecnici, è molto difficile. Ogni anno che passa perdiamo risorse preziose, a causa del preconcetto secondo cui questo è un lavoro esclusivamente “di fatica”. Ma non è così: tante stanno diventando le specializzazioni e le opportunità per chi decide di studiare materie tecniche. Si tratta di fare un lavoro maggiore a livello di comunicazione e di formazione base per i ragazzi tra i 13 e i 18 anni. Con MAW stiamo lavorando anche su questo fronte.