Redazione NEC
L’urbanistica tattica è una pratica sempre più diffusa nelle città di tutto il mondo. Obiettivo di questa tipologia di riqualificazione, divenuta popolare all’inizio degli anni ’10, è trasformare lo spazio pubblico per agevolare l’interazione tra le persone attraverso i servizi. Come? Per esempio trasformando una piazza occupata dalle auto in un luogo pedonalizzato con fioriere e spazi colorati per giocare, leggere, lavorare o semplicemente passeggiare.
Una sostenibilità a 360 gradi: da quella ambientale a quella sociale, passando per quella economica. Gli interventi sono infatti perlopiù realizzati da volontari in collaborazione con le istituzioni e hanno il pregio di essere poco costosi, rapidi, replicabili e reversibili.
Città più vivibili grazie al coinvolgimento di amministrazioni, associazioni e cittadini per sconfiggere traffico, smog e degrado: l’urbanistica tattica innesca un processo virtuoso che garantisce un miglioramento della qualità della vita di tutti. L’esperimento è utile anche per testare soluzioni a lungo termine sulla viabilità.
La città italiana che finora si è servita di più di questa pratica è certamente Milano, ma anche il Veneto si è mosso in questo senso.
Dalla metà dello scorso ottobre infatti, a Verona c’è un lungomare. Realizzato nella zona di Borgo Roma, l’intervento è stato avviato attraverso la riorganizzazione di alcuni spazi stradali di due vie (via Redipuglia e viale dell’Industria) allo scopo di ottenere nuove aree per la socialità. Successivamente, le pavimentazioni scelte sono state dipinte con colori e forme che richiamano il mare e con una linea verde che delimita il percorso unendo i parchi circostanti. Inoltre, per incentivare gli spostamenti a piedi, è stata migliorata la segnaletica stradale.
Il “lungomare Borgo Roma”, divenuto realtà grazie alla collaborazione del Comune con numerose associazioni cittadine, non sarà certamente l’ultimo esperimento di questo tipo nel capoluogo scaligero. E voi, ne vorreste altri nelle vostre città?