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Redazione NEC

Dopo gli anni che hanno avuto come protagonista, nostro malgrado, la pandemia e la conseguente forzata condizione di “reclusi” nelle proprie abitazioni, la casa è diventata obtorto collo un punto di riferimento per gli italiani molto più che in passato. Non si tratta solo del classico focolare dove ritrovarsi e rifugiarsi dopo lunghe e faticose giornate di lavoro, ma rappresenta oggi molto di più. L’arredo del proprio appartamento è diventato un tema centrale per gli italiani che non sono più solo interessati a possedere bei mobili, ma si concentrano sulla loro funzionalità e sostenibilità. In questo senso la fiducia dei consumatori verso il settore del legno e degli arredi è in crescente aumento, come rilevano anche i dati Istat.

I dati di FederlegnoArredo

Questa voglia di made in Italy e la sempre maggiore consapevolezza del necessario rispetto dell’ambiente, fa da contraltare al peso dell’inflazione e al costo delle materie prime, in uno scenario di incertezza dovuta al rischio recessione. Nonostante ciò, gli ultimi dati del centro studi di FederlegnoArredo si mostrano comunque confortanti. Infatti, il fatturato del settore ha raggiunto nel 2022 i 29 miliardi di euro con un incremento del 21% sul 2021. Buone sono state le vendite sul mercato interno, con una spesa di 13,6 miliardi e un aumento del 9,2%. Ma anche l’export ha fatturato 15,3 miliardi con un incremento del 12,6% rispetto all’anno precedente.

L’Italia è stata nel 2022 la fornitrice maggiore nell’ordine di: Francia (2,4 miliardi di euro con un + 8% di crescita rispetto al 2021, seguita dagli Stati Uniti (1,9 miliardi con un + 25,5% sul 2021), Germania (1,4 miliardi con un + 5,3%), Regno Unito (799 milioni con un + 8,9%) e Svizzera (728 mln con un + 14,7%). Accanto a questi Paesi, una new entry sono stati gli Emirati Arabi Uniti con 13 milioni di euro e un + 31,6% sul 2021.

Il made in Italy sempre in ascesa

Dunque, il trend è stato decisamente positivo e si prevede quantomeno costante, se non in crescita per il 2023, grazie anche alla conferma dei bonus governativi per l’anno in corso e per il 2024 che prevedono la detrazione del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici a risparmio energetico per immobili in ristrutturazione. A dare un ulteriore incentivo c’è poi anche il Fondo filiere che prevede uno stanziamento di 60 milioni di euro con il disegno di legge sul made in Italy per il 2024 che coinvolgerà anche il settore del legno – arredo.

Concludendo, l’Italia primeggia nell’industria del mobile e guadagna il primato come principale produttore di mobili nell’Unione Europea.

Le case del futuro saranno sempre più green, con acquirenti disposti ad investire sull’eco-design, prediligendo uso di materiali riciclati e processi a basso impatto ambientale.

Una scelta di sicuro più costosa, ma più consapevole e che ripagherà in futuro. E accanto al consumatore, anche le aziende si rendono partecipi di una politica sempre più improntata al risparmio energetico e alla digitalizzazione. Una sinergia tra produttore e utente finale che non potrà che favorire, negli anni a venire, una crescita di tutto il settore.