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A cura di Martino Almisisi – Analisi dell’andamento del settore delle costruzioni nel Nord Est sulla base dei dati prodotti dall’Osservatorio nazionale delle Casse edili relativi al periodo ottobre 2018 – settembre 2021

Quale è stato l’andamento delle costruzioni in Friuli Venezia Giulia secondo i dati dell’Osservatorio nazionale delle Casse edili? Ed è in linea con quanto ha caratterizzato il Nord Est? Vi sono differenze tra le diverse province? e quali?

Vediamo di rispondere a questi interrogativi provando a leggere le principali dinamiche a livello regionale. L’arco temporale di riferimento è quello del periodo ottobre 2018 – settembre 2021.

Il confronto tra i 3 anni trascorsi dall’ottobre 2018 al settembre 2021 evidenzia una crescita del numero delle ore lavorate del 10%, passando da 11.587.667 a 12.753.954 ore, testimoniando un trend in forte ripresa nonostante il calo determinatosi nel 2020 per effetto della chiusura a causa Covid.

Rispetto alla media nazionale la contrazione dell’attività nell’anno pandemico nella regione è stata decisamente contenuta, con un calo delle ore lavorate del 5% contro un dato Paese pressoché doppio, di poco inferiore al 10%. Dinamiche simili si riscontrano rispetto al valore della massa salari passata da 129.224.551 a 144.311.935 con una crescita dell’11,7%. L’essere riusciti a contenere la crisi rende sicuramente più equilibrato il processo di risalita, al punto che l’effetto rimbalzo nel 2021 risulta meno eclatante rispetto ai dati nazionali: + 16% di ore lavorate in Friuli Venezia Giulia contro il 23,5% della media italiana. Una crescita in linea con quella rilevata per l’intero Nord Est: +15.4%. Gli effetti sul tessuto delle imprese e sul lavoro sono evidenti. Per quanto riguarda le imprese, al leggero ridimensionamento (-1,6%) registrato nel 2020 rispetto all’anno precedente corrisponde l’avvio di una nuova stagione con una crescita nel 2021 del 5,7%, arrivando a sfiorare le 2.000 imprese attive. Erano 1890 nel settembre 2019. Una crescita rispetto al 2019 che oggi vale 4 punti percentuali in più.

I lavoratori attivi sono passati nel triennio da 10.358 a 11.267 con un aumento dell’8.7%. Del resto, come anche nelle altre regioni del Nord Est, non si è mai assistito neanche nell’anno orribile del Lockdown a una contrazione della mano d’opera iscritta alle Casse edili della regione.

Il diverso andamento a livello provinciale

Il confronto dei dati relativi al numero delle ore lavorate riferite alle singole Casse edili provinciali evidenzia dinamiche disomogenee soprattutto per quanto riguarda l’andamento della ripresa e dei relativi effetti su imprese e lavoratori nella provincia di Udine rispetto alle altre.
Ad una sostanziale omogeneità di conseguenze del Lockdown a Gorizia, Pordenone e Udine non corrisponde una omogeneità sul piano della ripresa successiva. Se, infatti, tutte e tre le provincie hanno registrato nel 2020 una contrazione prossima a un 5%, il rimbalzo del 2021 appare per Udine decisamente inferiore. Gorizia cresce in un anno del 17,6% e Pordenone del 20,7%, mentre a Udine la ripresa vale “soltanto” un +11.1%. Cosicché rispetto al 2019 il trend positivo della provincia friulana (+5,6%) misura meno della metà di quanto registrato per Gorizia (12%) e Pordenone (oltre il 15%).
Un discorso a parte va fatto per Trieste, la più colpita dagli effetti della pandemia nel 2020 e quella con l’effetto rimbalzo più rilevante, tanto da assestarsi intorno al +15% di attività in più rispetto al 2019. Una diversità nel segno della maggiore difficoltà del tessuto imprenditoriale e dal punto di vista del dinamismo del mercato.

ORE LAVORATE registrate in Cassa Edile

Queste differenze si ritrovano rispetto alla struttura occupazionale e del tessuto imprenditoriale. Dal primo punto di vista colpisce il dato relativo a Gorizia, dove, nel 2020 rispetto al 2019, non si è registrato, come nelle altre provincie, un calo del numero dei lavoratori attivi, bensì una crescita di oltre il 7%, che oggi è diventato un +18%. Sotto questo aspetto Pordenone e Trieste registrano trend simili: una tenuta corrispondente a circa un 1% in più nel 2020 rispetto all’anno precedente e un trend positivo nel 2021 del 10/11% che li porta oggi a una crescita della mano d’opera attiva rispetto al 2019 tra l’11,5% e il 12,2%. Le difficoltà di Udine a tenere il ritmo delle altre provincia alla fine del Lockdown appare altresì evidente. Qui l’occupazione cresce nel 2021 rispetto al 2019 soltanto del 4%.
Il diverso dinamismo del mercato locale lo si ritrova nella lettura dei dati relativi al numero delle imprese attive, con qualche differenza ulteriore per quanto riguarda la provincia di Trieste. Se nel settembre 2020 il numero delle imprese registrate nelle Casse edili di Gorizia e Pordenone sono sostanzialmente le stesse dell’ottobre 2019 (un’impresa in più a Gorizia e 2 a Pordenone) l’effetto Covid a Udine si fa sentire (15 imprese in meno per un -1,9%) e ancor più a Trieste: 19 imprese perdute, corrispondenti a circa un -5%. Il trend positivo del mercato e l’incremento dell’attività edilizia nel 2021 ha determinato un incremento generale delle imprese attive rispetto al 2020: +25 a Gorizia, +33 a Pordenone, +34 a Udine e +17 a Trieste, ma 2 in meno rispetto al 2019.

LAVORATORI iscritti in Cassa Edile

IMPRESE iscritte in Cassa Edile