di Simone Gaballo
Fin dalla sua introduzione nel maggio 2020, il Superbonus edilizio al 110% ha suscitato grande attenzione tra gli addetti ai lavori e non solo. Secondo i dati ENEA di novembre 2021, questo tipo di interventi ha portato a investimenti per quasi 12 miliardi di euro per un totale di quasi 70mila pratiche.
A fare richiesta per il Superbonus 110%, stando ai dati trasmessi dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, sono principalmente le unità unifamiliari che contano da sole 35.542 pratiche, seguite dalle unità immobiliari funzionalmente indipendenti con 23.508 pratiche e dai condomini con 10.339 pratiche.
Rispetto al mese scorso, le pratiche presentate per accedere a questa agevolazione hanno visto una crescita del 20%. La Lombardia è la regione con il maggior numero di richieste presentate (9.826), seguita da Veneto (8.697), Lazio (6.693), Toscana (5.549) ed Emilia Romagna (5.289).
L’indotto costituisce un risultato senza precedenti, senza contare il generale miglioramento delle condizioni degli edifici in tutta Italia.
I benefici in termini di miglioramento della qualità energetica e strutturale di un patrimonio edilizio obsoleto, riduzione del lavoro nero e rilancio della spesa in edilizia sono evidenti e giustificano l’entusiasmo intorno al provvedimento.
Tuttavia, sono tante anche le perplessità su un regolamento non sempre chiarissimo, sulla difficoltà di reperimento dei materiali (e il conseguente aumento dei costi), la carenza di manodopera, le tempistiche strette, gli intoppi burocratici e soprattutto sulla trasparenza delle aziende coinvolte. Qualche settimana fa, l’Agenzia delle Entrate ha lanciato l’allarme: gli incentivi sono molto generosi e, proprio per questo, c’è un diffuso ricorso a truffe e fatture gonfiate. Secondo l’ente, la stima economica di questo fenomeno si aggira intorno al miliardo di euro, ma potrebbe essere molto più alta.
Nasce quindi la necessità di fissare dei prezzari su base regionale per evitare dichiarazioni difformi dai valori di mercato. In attesa di un decreto ministeriale in tema, sarà il professionista ad asseverare la congruità delle “spese sostenute”. I controlli su tutti i bonus edilizi, peraltro, vengono effettuati dall’Agenzia delle Entrate prima dell’inizio e dopo la fine dei lavori.
Tra molte luci e qualche ombra, il Superbonus 110% proseguirà, con alcune importanti modifiche, anche nel 2022: con l’inizio del nuovo anno, conosceremo i primi esiti dei controlli dell’ente.