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Redazione NEC

La certificazione CSC (Concrete Sustainability Council) è rilasciata in conformità allo schema sviluppato dal CSC stesso, pubblicato nella sua prima versione nel 2017, e nel tempo aggiornato fino all’attuale versione 2.1, con lo scopo di divenire il marchio distintivo per la valutazione del livello di sostenibilità del calcestruzzo prodotto da un’azienda, stabilito considerando anche il contributo proveniente dalla filiera del cemento e degli aggregati.

L’incremento costante degli ultimi 3 anni

I dati emersi dalla scorsa assemblea generale annuale del CSC, che ha visto la partecipazione di numerose aziende europee che operano nel settore del calcestruzzo e del cemento (tra cui l’italiana Federbeton) e di diversi organismi di certificazione tra cui ICMQ, unico organismo italiano riconosciuto dal CSC, mettono in evidenza la sempre più crescente diffusione del marchio CSC a livello internazionale. In particolare, negli ultimi 3 anni risulta costante il trend di crescita del numero totale di “CSC certificate”, i certificati emessi relativi al calcestruzzo prodotto in un singolo impianto di betonaggio (vedi fig. 1), nonostante le difficoltà vissute dal settore nel periodo di emergenza per Covid 19. Questa tipologia di certificazione è quella principalmente diffusa tra quelle proposte dal CSC, cui seguono i “CSC supplier certificate”, vale a dire le certificazioni rilasciate ai fornitori di aggregati e a quelli dei cementi.

Fig. 1

La maggior parte delle certificazioni continuano ad essere concentrate in Olanda e Germania (essendo questi paesi tra i primi ad aver applicato lo schema), ma è in crescita anche il numero delle certificazioni in Belgio ed anche in Italia, dove la certificazione del CSC è stata introdotta solo negli ultimi tre anni. Il nostro paese oggi si colloca al quarto posto per numero di certificazioni rilasciate (vedi fig. 2).

Fig. 2

La strategia futura

Il CSC chair Christian Artelt nel suo intervento nell’assemblea, ha fornito informazioni in merito alla strategia messa in atto negli ultimi anni per la futura diffusione internazionale del marchio CSC, che consiste principalmente in tre tipologie di attività.

La prima attività consiste nell’implementazione della certificazione CSC in nuovi stati europei e dell’America latina. In questo senso, nel 2022 sono state rilasciate delle certificazioni in nuove nazioni: Austria, Perù, Slovacchia, Portogallo, Svezia (vedi fig. 3).

Fig. 3

La seconda attività messa in atto è l’operazione di ampiamento di nuovi schemi CSC relativi a definiti campi di applicazione, per incontrare alcuni specifici settori produttivi. Questa operazione, che negli scorsi anni ha prodotto diversi nuovi schemi, è continuata anche nel 2022 e ha visto il CSC Technical commitee mettere a punto il nuovo schema applicabile a produttori di aggregati di origine marina, e conseguentemente è stato possibile emettere il primo CSC supplier certificate relativo a questo schema.

Infine, la terza attività messa in atto dal CSC e da questa ritenuta cruciale per la strategia di diffusione, è il lavoro per un maggiore riconoscimento dello schema CSC all’interno del protocollo internazionale americano LEED per la valutazione della sostenibilità degli edifici, così come già in passato avvenuto per altri protocolli similari quali il DGNB tedesco e l’inglese BREEAM, nonché per il protocollo americano ENVISION, destinato invece alla valutazione della sostenibilità delle infrastrutture.

A supporto delle azioni per la strategia di crescita internazionale del marchio CSC, vi è anche l’implementazione volontaria di due moduli integrativi la certificazione CSC: il “R-module” relativo al contenuto di materiale riciclato nel calcestruzzo dovuto all’uso di aggregato riciclato; il “CO2-module” inerente all’emissione in termini di CO2 presente nel calcestruzzo.

Oltre alle strategie, con l’assemblea sono state illustrate le azioni CSC su diverse altri aspetti, tra i quali in particolare:

  • il potenziamento continuo della piattaforma web “Toolbox” creata dal CSC (https://toolbox.concretesustainabilitycouncil.com/), strumento prezioso per le attività di autovalutazione da parte delle aziende e per il processo di verifica da parte degli Organismi di certificazione;
  • l’aggiornamento e miglioramento del sito CSC (www.concretesustainabilitycouncil.org) e il piano di comunicazione & marketing;
  • lo stato di salute finanziaria dell’associazione e le previsioni;
  • Il piano di sviluppo tecnico dello schema per i prossimi 2 anni, incentrato sull’approfondimento e/o revisione di tematiche già presenti, quali la biodiversità, l’energy & climate, o l’introduzione di nuove tematiche, quale ad esempio la possibilità di valorizzazione di report ESG aziendali.